Coronavirus, la Lombardia nei guai con i pazienti positivi nelle RSA

Coronavirus, la Lombardia nei guai con i pazienti positivi nelle RSA

Si mette male per la Regione Lombardia sulla sua presunta cattiva gestione dell’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus nelle sue fasi iniziali.

Da tempo si parla del sospetto che la strage di persone nelle case di riposo per colpa del virus sia dovuta ad un’errata gestione dei pazienti positivi durante i primi giorni di emergenza.

In particolare, sarebbe la casa di cura di Milano Pio Albergo Trivulzio a mettere nei guai la Lombardia. L’ipotesi è grave, così come l’accusa. La procura sta infatti indagando per epidemia ed omicidio colposi. Vediamo insieme le ultime novità.

Coronavirus, la Pat mette nei guai la Lombardia: si indaga per epidemia ed omicidio colposi

Un’ipotesi come detto molto grave. L’ipotesi di reato è infatti che il Pio Albergo Trivulzio abbia contribuito a contagiare con il Covid – 19 non solo le persone all’interno della struttura, ma anche quelle fuori.

Trasferendo i positivi al virus all’interno della casa di riposo, infatti, gli stessi sono entrati in contatto sia con i familiari che con i dipendenti. Persone che, a loro volta, hanno poi contagiato altre persone all’esterno.

E tutto questo avrebbe provocato un discreto aumento di morti. Come detto quindi si parla di un’accusa molto seria.

Secondo quanto riportato da la Repubblica, l’accusa è proprio di aver provocato un aumento dei morti. La famosa delibera di giunta numero XI/2906 deliberata lo scorso 8 Marzo, avrebbe provocato una vera strage sia all’interno delle RSA che all’esterno.

Tramite questa delibera di giunta, il Pirellone chiedeva alle aziende territoriali sanitarie (ats) di individuare tutte le case di riposo in cui potessero essere trasferiti i pazienti positivi al Coronavirus.

Una mossa che ovviamente si è rivelata fatale. Anche perché secondo le testimonianze, gli stessi lavoratori delle case di riposo non avevano le precauzioni per stare in contatto con persone positive.

Così come i familiari dei malati o degli ospiti delle case di riposo. In attesa di novità al riguardo, Burioni ha parlato dell’importanza delle terapie nella lotta contro il Coronavirus.