Greenpeace nell’Artico sensibilizza con un concerto

Greenpeace nell'Artico sensibilizza con un concerto di strumenti di ghiaccio
Greenpeace nell'Artico sensibilizza con un concerto di strumenti di ghiaccio

Greenpeace ed il magico concerto per la salvaguardia degli oceani

GreenPeace non è affatto nuova a questo genere di cose. Oggi, purtroppo, il riscaldamento globale è al centro di accesissimi dibattiti.

Ed il compito di GreenPeace continua nella sua lotta mirata a colpire l’opinione comune. Questa volta lo fa con un concerto che si è tenuto in Norvegia. A Tempelfjorden, con strumenti musicali di ghiaccio, i musicisti coinvolti hanno suonato “Ocean Memories”.

Malgrado i -12 gradi Celsius, hanno voluto omaggiare gli oceani. Il video che è stato battuto come una notizia Ansa, ha fatto il giro del web. Impossibile non rimanere piacevolmente attratti da una musica del genere.

Un appello ai Governi per salvaguardare i santuari oceanici

E’ stato Halvard Raavand, di GreenPeace Nordic a lanciare l’iniziativa. La perdita di ghiaccio è sempre più consistente e non si può stare a guardare. Salvaguardare l’ambiente e gli oceani è importante per tutto il Globo. Non solo per il Polo Nord.

“I Governi – ha dichiarato Raavand – devono capire che abbiamo una chance. Ed è quella di creare una rete di lavoro globale”. Rendere il mare più sano, tutelare il migliore alleato contro il cambiamento climatico. Questo è ciò che possiamo fare, se non restiamo sordi al richiamo della Natura.

Temi che oggi restano ancora troppo spesso inascoltati. Nonostante l’ambiente ci stia dando un segnale forte e chiaro. E’ tempo di cambiare!

La campagna Proteggi Oceani di GreenPeace

I dati che lancia GreenPeace sono inquietanti. L’Artico solo nell’ultimo anno ha aumentato le sue temperature di 8 gradi.

Le minacce sono davvero troppe e la campagna Proteggi gli Oceani parte proprio da qui. Con la spedizione per quasi un anno di due navi di GreenPeace.

La Artic Sunrise e la Esperanza registreranno i danni dovuti al cambiamento climatico ma non solo. Anche quelli dovuti all’inquinamento della plastica e alla pesca intensiva.