
Secondo il nuovo piano del Premier Draghi e del Ministro Brunetta, è in arrivo uno scivolo per la pensione degli statali. Il fine ultimo è quello di permettere ai lavoratori della Pubblica Amministrazione di andare in pensione prima, incentivando quindi un cambio generazionale.
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Lo scivolo per la pensione degli statali: il piano di Brunetta e Draghi
Il Piano è del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta. L’obiettivo è riuscire a mandare prima in pensione i lavoratori pubblici, ipotizzando
un meccanismo volontario di incentivi all’esodo di persone vicine all’età pensionabile e con professionalità non adeguate a cogliere l’innovazione tecnologica o non più motivate a rimanere nel settore pubblico.
Tra i tanti obiettivi, c’è ovviamente quello di un cambio generazionali dei lavoratori statali e pubblici. Secondo le statistiche, attualmente l’età media dei dipendenti statali è superiore ai 50 e più del 17% del totale ha un’età maggiore di 60 anni.
Secondo quanto scritto nella Relazione del piano, è indispensabile pensare ad un nuovo meccanismo di assunzione sotto due punti di vista. Da un lato bisogna ritoccare i meccanismi procedurali e organizzativi, dall’altro quelli di selezione dei professionisti al fine di individuare i profili più idonei e preparati.
Nel frattempo, sembra che proprio questa mattina Il Premier Draghi e i sindacati metteranno la loro firma al Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale. Un piano che prevede più fondi e più assunzioni, nonché l’obiettivo di avere un meccanismo pubblico più efficiente grazie a delle migliori condizioni di lavoro.
Grazie a questo piano si potranno distribuire i 107 Euro che tutti i dipendenti aspettano dal 2019. Ci sarà inoltre una “nuova disciplina del lavoro agile che garantisca condizioni di lavoro trasparenti” e anche una “rivisitazione degli ordinamenti professionali dei lavoratori”. Un modo per dire che d’ora in avanti gli avanzamenti di carriera dovranno avvenire per merito e non per anzianità.
Secondo il Ministro Renato Brunetta è fondamentale
abbandonare i concorsi centralizzati e le graduatorie pluriennali e a scorrimento» introducendo più figure intermedie a contratto.
In attesa di novità, ecco tutto ciò che c’è da sapere su Quota 41 per le pensioni.