
Per l’Inps, l’ isolamento domiciliare non rientra nella malattia. Il lavoratore in quarantena non può godere delle stesse tutele garantite dalla malattia.
L’Istituto nazionale della previdenza sociale fa chiarezza. La quarantena viene riconosciuta come tale solo nel caso in cui viene disposta da un operatore di sanità pubblica.
Ad esempio quando una persona entra a contatto con una positiva. In questi casi c’è rischio contagio.
L’isolamento domiciliare per quarantena non è malattia
Attraverso una comunicazione ufficiale, l’Inps chiarisce:
In tutti i casi di ordinanze o provvedimenti di autorità amministrative che impediscano ai soggetti di lavorare, la malattia non viene riconosciuta.
Questo secondo i sensi del comma 1 dell’articolo 26 del decreto Cura Italia.
La stessa prevede un provvedimento dell’operatore di sanità pubblica”.
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Inoltre, per i lavoratori fragili la tutela previdenziale non viene garantita. Solo nel caso in cui si verifichino delle situazioni di rischio sia per il lavoratore che per la collettività.
Reddito di cittadinanza: cosa cambia?
Il reddito di cittadinanza verrà rinnovato per le famiglie che ne hanno beneficiato fin da quando è stato istituito. Chi nel mese di settembre ha ricevuto la somma in continuità per 18 mesi, la domanda è stata posta come “Terminata“.
Tali famiglie potranno presentare la domanda di rinnovo e attendere che venga accettata se possibile.
Lavoratori in Smart Working: cosa succede in caso di quarantena domiciliare
A questa categoria di lavoratori in caso di quarantena domiciliare non verrà riconosciuta la malattia.
“salvo qualora non sia conclamata“:
Ovvero quando la malattia è piuttosto seria da impedirgli di lavorare.