
Ennesimo dramma indirettamente causato dall’emergenza Covid-19. Questa notte, Cobo Dritan, un operaio di 48 anni ha appiccato un incendio all’interno dell’abitazione nella quale viveva insieme alla moglie e ai suoi quattro figli. Lui è morto, mentre il resto della famiglia si trova ora in ospedale per intossicazione.
La tragedia è avvenuta all’interno di un casolare a Civitella del Tronto, in provincia di Teramo. Secondo quanto riferito dai media locali, l’uomo soffriva di una forte depressione causata dalla perdita del lavoro durante il lockdown.
Prima di appiccare l’incendio, il 48enne, secondo i rilevamenti dei vigili del fuoco, avrebbe impregnato le pareti di casa con della benzina. La moglie, insieme ai figli di 6, 17, 19 e 20 anni, dormiva al piano di sopra. Fortunatamente uno dei figli si è svegliato e si è accorto in tempo del pericolo che stavano correndo. Dopo aver svegliato la madre e i fratelli ha immediatamente dato l’allarme.
Per l’uomo non c’è stato niente da fare. I cinque feriti sono stati trasportati al pronto soccorso. Le loro condizioni sono buone, ma sono tuttora ricoverati per l’intossicazione dovuta al fumo.
Sul posto sono sopraggiunti i carabinieri della stazione locale per effettuare i rilievi del caso. Sul corpo di Cobo Dritan è stata disposta l’autopsia.
Intanto i dati sui suicidi in Italia continuano a preoccupare: dall’inizio dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2019, i casi di suicidio sono più che triplicati. In particolare sarebbero già 42 i suicidi registrati durante le settimane del lockdown forzato per Covid, 16 nel solo mese di aprile. Secondo l’Osservatorio ”Suicidi per motivazioni economiche” della Link Campus University, sarebbero 14 gli imprenditori che hanno deciso di togliersi la vita.
Questa aumento vertiginoso risulta ancor più preoccupante se confrontiamo il dato 2020 con quello rilevato appena un anno fa: nei mesi di marzo-aprile 2019, il numero delle vittime si attestava infatti a 14.