Taglio pensioni per chi esce prima: ecco quanto si perde

Entro pochi mesi, circa sette, il Governo dovrà programmare un piano di revisione del sistema pensionistico. Si rischia di subire un taglio sulle pensioni per chi decide di uscire prima dal mondo del lavoro. Ma vediamo tutti i dettagli:

Maxi- taglio sulle pensioni per chi esce prima: ecco quanto si perde

Nel 2023 si potrebbe ritornare alla tanto temuta legge Fornero se non si mette a disposizione un piano giusto sul sistema pensionistico. Tra le ipotesi c’è quella di rendere accessibile a tutti l’uscita a 64 anni di età con 20 anni di contributi.

Chi decide di uscire prima dal mondo del lavoro può subire un taglio netto sulla pensione. Al momento l’uscita a 64 anni con 20 di contribuzione è consentita solo a chi è totalmente “contributivo”. Secondo le simulazioni tecniche, è emersa una riduzione dell’assegno per i lavoratori con metodo misto che nel 31 dicembre del 1995 avevano meno di 18 anni di contributi. Questo taglio oscillerebbe da 10 al 18% mentre il picco si registrerebbe al 18,6% per un numero limitato di lavoratori in possesso fino a 17 anni di versamenti.

I sindacati continuano ad insistere sulla possibilità di permettere l’uscita a 62 anni salvaguardando la quota retributiva oppure 41 anni di contribuzione senza valutare l’età anagrafica. Pasquale Tridico, presidente dell’INPS, ha proposto di consentire l’anticipo a 63 o 64 anni della sola quota contributiva. Poi una volta raggiunti i 67 anni di età, si può recuperare la fetta retributiva.

Ma se non si trova una soluzione, cosa può succedere? L’ipotesi sul tavolo del Governo sono due: un ritorno in toto alla Riforma Fornero, oppure prorogare di un anno la Quota 102. In questo caso però, Mario Draghi dovrà far fronte al muro alzato da Bruxelles nei giorni scorsi: l’Unione Europea ha bocciato il rinnovo di Quota 100. Pare che si sia pensato al taglio con la voce pensione sulla spesa pubblica che ” sarebbe destinata ad aumentare in maniera drastica e insostenibile nel lungo periodo visto il decremento demografico”.