5 anni di contributi gratis per chi fa domanda di pensione

L’INPS aggiunge gratuitamente 5 anni di contributi per alcuni lavoratori che presentano domanda di pensione. Ma solo in determinati casi. Vediamo in che modo:

Pensione, ci sono novità: l’INPS aggiunge gratuitamente 5 anni di contributi per questi lavoratori che presentano domanda

Quando si è raggiunta l’età del pensionamento, inizia una nuova stagione di vita. In alcuni casi però, possono subentrare dei problemi di salute in cui si ha bisogno di determinate cure e trattamenti speciali. Così si rende necessario il collocamento in quiescenza anticipato. In queste circostanze alcuni lavoratori possono richiedere un trattamento previdenziale che gli permette di andare in pensione con un’età anticipata rispetto alla solita. L’INPS dunque, aggiunge gratuitamente 5 anni di contributi a quei lavoratori che presentano domanda di pensione. Ecco i dettagli:

Con 20 anni di contributi lavorativi, qual è la somma che spetta?

Nel 2022 ci saranno nuove possibilità di uscita dal mondo del lavoro. Al momento, chi vuole accedere alla pensione di vecchiaia deve rispettare almeno 3 requisiti fondamentali. Il primo è un’età minima di 67 anni. Poi si considera l’anzianità contributiva di almeno 20 anni e un importo minimo di assegno calcolato in base all’ammontare dell’assegno sociale.

I lavoratori che hanno un’invalidità certificata pari all’80%, possono accedere alla pensione con qualche anno di anticipo. In questo caso si tratta della pensione anticipata agevolata che è prevista dal Decreto Legislativo n. 503/1992, ovvero il decreto Amato. Chi invece ha grave invalidità, può andare in pensione già a 61 anni se si è uomini o 56 anni se si è donne, ma si deve essere in possesso di almeno 20 anni di contributi. I soggetti non vedenti, invece, possono andare in pensione a 56 anni se sono uomini e 51 se sono donne.

È possibile ridurre di 5 anni il numero dei contributi minimi richiesti per coloro che rientrano in una delle deroghe Amato. I lavoratori che rientrano in una delle 3 deroghe, possono andare in pensione con solo 15 anni di contributi. La prima deroga viene applicata a chi certifica 15 anni di contributi versati prima del 1992, ossia 780 settimane. La seconda deroga prevede l’autorizzazione al versamento dei contributi entro il 24 dicembre del 1992. Ed infine, la terza deroga è destinata a chi possiede almeno 25 anni di anzianità contributiva. Di questi, i 15 anni devono essere di contributi effettivi da lavoro dipendente ed almeno 10 anni di lavoro discontinuo. La discontinuità viene considerata se il periodo di lavoro non supera le 52 settimane per ogni anno.