Carabinieri arrestati a Piacenza: inchiesta shock

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Carabinieri arrestati e una Caserma sotto sequestro per la prima volta in Italia. Secondo il Corriere, l’indagine sarebbe durata sei mesi, portando alla luce anni di illegalità. Le vittime cittadini innocenti, immigrati o spacciatori, finiti nelle mani degli indagati.

Prove False

Arresti illegali, torture, lesioni, estorsioni, spaccio di droga: sei carabinieri sono stati arrestati a Piacenza e una caserma dell’Arma in città è stata sequestrata per la prima volta in Italia. Un’indagine che ha portato alla luce anni di illegalità. A pagarne il prezzo sono stati spacciatori, immigrati ma anche semplici cittadini innocenti finiti per caso nelle mani degli indagati.

L’arresto ha coinvolto non soltanto i 6 carabinieri ma anche 12 persone. Le motivazioni che hanno portato all’arresto sono molto gravi. Oltre alla violenza fisica, è stato imputato anche appropriazione di droga e l’arresto ingiusto di un cittadino innocente. L’accusa di spaccio di droga attraverso prove false era stata costruita ad arte per poter giustificare l’arresto.

Tra le ipotesi, anche certificazioni fornite da uno stesso carabiniere in modo da consentire agli spacciatori del luogo di raggiungere Milano permettendo il rifornimento di droga durante il lockdown.

La bufera sull’arma dei Carabinieri

L’inchiesta nasce dalla segnalazione di un ufficiale dei carabinieri che ha lavorato a Piacenza. Fatti di estrema gravità, afferma la procuratrice capo di Piacenza, Grazia Pradella, in conferenza stampa. «Faccio un po’ fatica a definire questi soggetti dei carabinieri. Non c’è stato nulla o quasi nulla di lecito, per quello che abbiamo potuto percepire», continua.

Secondo gli accertamenti della procura di Piacenza, soltanto un militare della caserma sotto inchiesta non sarebbe al momento coinvolto .

«I fatti sono di estrema gravità ma non intaccano la fiducia che la procura della Repubblica di Piacenza ha nei confronti dell’Arma dei carabinieri.Quello che la procura deve chiedersi e che deve chiedersi anche l’Arma è come sia stato possibile che un appuntato dei carabinieri con un atteggiamento in stile Gomorra abbia acquisito tutto questo potere», aggiunge la procuratrice piacentina.

 

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