
Con l’aumento dei contagi Covid, alcune attività rischiano di chiudere prima di tutte. La situazione in Italia inizia a preoccupa, stiamo sperando quota duemila al giorno.
Il Governo sta preparando già un piano delle chiusure da mettere in atto quando e se la situazione epidemiologia dovesse precipitare.
Aumento contagi Covid, il piano del Governo sulle chiusure
Dopo la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2020 e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, alcune attività potrebbero chiedere.
In caso di un rapido peggioramento della situazione, il Comitato tecnico-scientifico sta pensando di adottare altre disposizioni da attuare se neccessario. Per gli esperti gli obiettivi sono due: continuare a tenere le scuole aperte ed evitare un secondo lockdown nazionale.
Se le chiusure a livello locale non saranno sufficienti, si procederà a delle limitazioni graduali. Le prime attività che potranno chiudere sono i bar e i ristoranti per mettere a freno la movida ed evitare assembramenti.
Leggi anche: Stato d’emergenza, proroga fino al 31 gennaio
Se l’indice di contagio dovesse continuare ad aumentare, si procederà alla chiusura di altre attività.
Toccherà ai cinema, ai teatri e alle palestre. Dopo toccherebbe ai centri estetici e parrucchieri. Per ultimi saranno i negozi e molto probabilmente chiuderanno gli uffici e si tornerà a lavorare in smart working.
Riaprono i reparti Covid
Dal Nord al Sud stanno riaprendo i reparti Covid: in Emilia, Veneto, Liguria, Lazio e Abruzzo. In Lombardia invece non sono stati mai chiusi. Se dovesse esserci un nuovo picco epidemico, l’Italia è pronta a gestire al meglio la situazione.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, in tutto il Paese le strutture offriranno ben 11mila posti letto in terapia intensiva, il 115% in più rispetto a quelli disponibili prima del lockdown.