
Blocco auto diesel Euro 4, quali sono i cambiamenti a partire da Gennaio 2021? Con l’inizio del prossimo anno, in alcune Regioni non potranno più circolare i veicoli appartenenti a questa categoria.
Parliamo quindi di lotta all’inquinamento, con le regole che entreranno in vigore a partire da Gennaio 2021. La scadenza era fissata per il prossimo 1 Ottobre 2020, ma a causa della Pandemia che conosciamo tutti molto bene è stata posticipata al 1 Gennaio 2021. Vediamo quindi tutti insieme le prossime novità.
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Blocco auto diesel Euro 4, i cambiamenti del 2021: in alcune regioni non potranno più circolare
Dal 1 Gennaio 2021 scatta il blocco auto diesel Euro 4 in alcune Regioni del Nord. In particolare stiamo parlando di Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e Veneto.
Sono queste dunque le prossime misure anti – smog per tutti i veicoli inquinanti e che appartengono alla categoria suddetta. Nelle Regioni appena elencate, quindi, le persone con un veicolo diesel Euro 4 potranno circolare fino al 2021.
Nel frattempo però sono state decise nuove misure di salvaguardia contro l’inquinamento. In Lombardia, per esempio, la riduzione dell’inquinamento è incentivata dallo smart working, con il traffico che negli ultimi mesi è decisamente diminuito.
Inoltre, sempre in Lombardia, esiste un bonus per la sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomasse, grazie ad un fondo regionale. L’assessore al clima della Lombardia, Raffaella Cattaneo ha commentato così le decisioni anti smog:
“Bisogna ragionare sugli impianti di riscaldamento, saranno introdotti incentivi per la sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomasse più inquinanti e l’inserimento dello smart working come misura di limitazione temporanea. In Lombardia la scatola nera ‘antismog’ lanciata dalla Regione sta funzionando. La deroga chilometrica che rappresenta un’alternativa effettiva al blocco totale. A un anno dall’avvio del progetto il totale delle adesioni si attesta a 14 mila veicoli, il 79% dei quali sono euro 3 diesel, il 14% per gli euro 2 diesel e il restante 7% suddiviso tra Euro 1 diesel, Euro 0 benzina e diesel”.