Bonus baby sitter, voucher anche ai familiari

mamma bimba baby sitter bonus voucher foto free flikr

L’Inps ha fornito alcuni chiarimenti sulle regole per richiedere il Bonus Baby Sitter, erogato dallo Stato per far fronte alle difficoltà causate dall’emergenza Covid-19: attraverso una circolare (numero 73/2020), l’istituto ha spiegato che i voucher potranno essere destinati anche ai propri familiari, come, per esempio, i nonni.

Decisivo il parere del Ministero del Lavoro che ha riferito che in questo caso non verrà interpretata la prestazione dei come lavoro gratuito e dunque non oggetto di compenso. In questo modo sarà, dunque, possibile l’utilizzo dei voucher anche per i familiari, purchè non conviventi.

L’utilizzo dei voucher previsti per il bonus Baby Sitter, del valore massimo di 1.200 euro, sarà valido per  prestazioni erogate dal 5 marzo al 31 luglio 2020.
Ovviamente, ma è sempre utile ricordarlo, il bonus non potrà essere corrisposto a familiari conviventi con il richiedente. Non potrà essere indirizzato neanche a un altro titolare della responsabilità genitoriale, ovvero l’altro genitore, anche se non convivente, oppure se separato o divorziato. Se conviventi, anche i nonni saranno esclusi da tale agevolazione.

Come richiedere il bonus:

Il genitore che intende richiedere il bonus Baby Sitter dovrà aprire una propria posizione Inps con PIN o attraverso un intermediario, come utilizzatore di prestazioni di lavoro occasionale.
Anche il baby sitter scelto dovrà essere registrato sul sito dell’Istituto.

Qualora si dovesse ricevere comunicazione dell’esito positivo della domanda, il genitore riceverà entro 15 giorni la somma sotto forma di voucher che andrà ad allegare nel proprio profilo ‘Libretto Famiglia’.

Il termine massimo per la registrazione è il 31 dicembre 2020. Tuttavia, le prestazioni rendicontate e saldate attraverso il portale Inps dovranno essere erogate dal baby sitter nel periodo indicato. (dal 5 marzo al 31 luglio 2020).

Le categorie che possono svolgere l’attività di baby-sitting:

– titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità;
– giovani under 25 anni, iscritti ad un istituto scolastico o facoltà universitaria;
– disoccupati;
– titolari di prestazioni integrative del salario o di sostegno del reddito.

 I voucher baby sitting sono una misura alternativa rispetto ai congedi parentali covid-19 e al bonus per l’iscrizione ai centri estivi e ai servizi integrativi per l’infanzia.