
Nel Decreto Rilancio, il premier Conte ha introdotto il bonus infissi e finestre 2020. Inizialmente, il Super Eco Bonus del 110% riguardava esclusivamente l’isolamento termico delle abitazioni. Successivamente è stato esteso anche alle sostituzioni di infissi, quindi porte, portoni, finestre, cancelli.
Al via alle ristrutturazioni di casa, ma ci sono delle eccezioni!
Nelle notizie trafugate al di fuori del Parlamento si evince la possibilità per tutti i cittadini italiani che hanno intenzione di usufruire del maxi ecobonus, di poter finalmente rinnovare e migliorare l’arredamento della propria casa: nuove finestre, porte e cancelli!
Ma con delle eccezioni. Al momento, la detrazione del 110% ha dei grandi punti interrogativi. Secondo quanto previsto dal decreto, la detrazione passa dal 50% al 110% nel caso in cui riguardi le grandi ristrutturazioni di casa o del condominio. In caso contrario, resta inviariata al 50%.
Grandi dubbi, delusioni e punti di domanda, per adesso non ci resta che aspettare ulteriori delucidazioni da parte dell’attuale Governo in carica.
I requisiti per il bonus sugli infissi:
In che modo possiamo cambiare gli infissi della nostra abitazione usufruendo del bonus? Aggiungendo il rinnovo di finestre, porte e cancelli ad uno dei seguenti lavori obbligatori che permetterebbero di far aumentare la classe energetica dell’edificio di almeno 2 classi.
- Isolamento termico (cappotto termico) della parte esterna dell’edificio, per un minimo del 25% della superficie disperdente lorda complessiva;
- Sostituzione, nei condomini, della caldaia con impianti centralizzati per il riscaldamento a condensazione o a pompa di calore;
- Sostituzione, nelle case unifamiliari, di impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento, raffrescamento o per l’acqua calda a pompa di calore.
Documenti necessari:
Per usufruire della detrazione è necessario che un tecnico abilitato rilasci i seguenti documenti:
- l’asseverazione attestante che gli interventi sono stati eseguiti conformemente ai requisiti tecnici stabiliti dalla legge;
- l’attestato di prestazione energetica (Ape);
- una scheda informativa relativa gli interventi di efficientamento realizzati.