Ondata di caldo, l’infettivologo Bassetti avverte: “Non utilizzate queste mascherine”

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Matteo Bassetti, infettivologo e direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha spiegato che in questa nuova fase dell’epidemia potrebbe essere opportuno utilizzare un altro tipo di mascherine rispetto quello a cui siamo abituati.

Bassetti sulle mascherine:

“Un interessante lavoro di Scarano pubblicato su Int J Env Res Publ Health dimostrerebbe come le migliori mascherine da usarsi in questa fase, specie ora che è comparso il caldo sono quelle chirurgiche e non le N95 (o FFP2)” ha spiegato l’infettivologo in un post pubblicato sui social.

“Le N95 infatti, oltre a costare molto di più, aumentano molto la temperatura facciale, sono più scomode da usarsi e hanno minor aderenza. Per strada vedo ancora troppa gente con le N95 perché pensano siano migliori. Lasciamole agli operatori sanitari e continuiamo ad usare, quando servono, le mascherine chirurgiche.

Bassetti sulla nuova fase dell’epidemia:

Oltre a parlare delle mascherine, nei giorni scorsi Bassetti era tornato a predicare ottimismo per l’attuale situazione che sta vivendo l’Italia che, grazie alla riorganizzazione del sistema sanitario e alle misure anti-contagio, sta rispondendo meglio di molti altri Paesi all’emergenza:

“Qui in Italia abbiamo visto uno tsunami e lo abbiamo affrontato. I numeri oggi ci dicono che questa fase epidemica ormai è giunta ai titoli di coda, almeno per questa ondata”

L’infettivologo ha poi aggiunto che in altri paesi la situazione è ben diversa, facendo gli esempi di USA e Brasile, ma anche Francia – dove i contagiati giornalieri sono tornati ad essere vicino quota mille – e Germania:

“Ci sono dei Paesi dove i numeri cresceranno, per esempio il Brasile e gli Usa. Ma anche altri dove non stati fatti gli sforzi che abbiamo fatto noi con il lockdown, le misure di distanziamento e i potenziamenti delle strutture.

Ad oggi è difficile prevedere cosa accadrà a Ottobre, anche se personalmente non credo che sarà un altro tsunami. Avremo dei casi, tanti o pochi, ma sapremo affrontarli. Ora il nostro sistema è preparato- Sono convinto che tutto funzionerà”.