Coronavirus, aumentano i prezzi nei bar e nei saloni di parrucchieri

Coronavirus, aumentano i prezzi nei bar e nei saloni di parrucchieri

Aumentano i prezzi di caffè e taglio dal parrucchiere durante questi primi giorni della fase 2 dell’emergenza Coronavirus.

E’ questo il dato che dopo appena 2 giorni dalla riapertura delle attività commerciali il Codacons ha registrato in maniera allarmante.

Un aumento dei prezzi che riguarda soprattutto i bar e i parrucchieri, ovvero le attività che più di ogni altra hanno subito le restrizioni del lockdown. Vediamo insieme i dettagli della vicenda.

Coronavirus, durante la fase 2 aumentano i prezzi di caffè e taglio di capelli

Lo sapevamo e l’avevamo detto più volte, la ripartenza sarà dura. Dopo 2 mesi di lockdown e chiusura forzata della maggior parte delle attività commerciali, la crisi economica è alle porte.

E adesso che siamo ripartiti (da appena due giorni) tutta questa crisi inizia già a farsi vedere. La maggior parte delle attività che ha chiuso i battenti per due mesi adesso punta a recuperare il guadagno perduto ed inevitabilmente sceglie l’aumento dei prezzi.

Il Codacons ha infatti registrato un aumento dei prezzi sia per il caffè che per un taglio di capelli. Nei bar il costo del caffè è aumentato del 53,8%, mentre per un taglio di capelli si spende in media il 25% in più.

Solo per fare qualche esempio, a Milano nella fase pre Coronavirus un caffè costava 1,30 Euro. Negli ultimi giorni il costo per una tazzina di caffè si aggira intorno ai 2 Euro. A Roma da 1.10 Euro siamo passati a 1.50 Euro, mentre a Firenze da 1.40 Euro a 1.70 Euro.

In tutto questo si registra anche un aumento dei prezzi di frutta, verdura e latte, soprattutto in seguito alla corsa agli acquisti nelle prime fasi del lockdown.

La frutta ha subito un rincaro dell’8.4%, la verdura del 5%, il latte del 4.1% e i salumi del 3.4%. Insomma, la ripartenza da qualunque lato si guardi sembra sempre più difficile. E nel frattempo, arriva una buona notizia. Secondo un recente studio il Coronavirus non resta sulle confezioni degli alimenti.