Coronavirus, fase 2 differenziata per Regione: l’ipotesi che si fa strada

Coronavirus, fase 2 differenziata per Regione l'ipotesi che si fa strada

Per quanto riguarda l’imminente fase 2 dell’emergenza Coronavirus, il Governo sembra pronto a fare un passo indietro, affidando il calendario delle riaperture ad ogni singola Regione.

Ecco che quindi si fa sempre più strada l’ipotesi di aperture differenziate per Regione, ovvero aperture più o meno in là nel tempo a seconda della gravità del contagio di ogni singolo territorio.

Un’ipotesi di cui sentiamo parlare da tempo ma che, dopo il Nuovo Decreto annunciato dal Premier Conte alcuni giorni fa, sembrava essere ormai lontana.

E invece sembra che il Governo sia pronto a fare un passo indietro e ad arrendersi al pressing delle Regioni. Vediamo insieme tutte le novità.

Fase 2 del Coronavirus, spunta l’ipotesi delle aperture differenziate per Regione

Stando a quanto dichiarato nella giornata di ieri dal Ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, sul tavolo delle proposte è tornata l’ipotesi di aperture differenziate per Regione.

Un’ipotesi che si basa proprio sui contagi dei singoli territori. Le Regioni meno colpite dal Covid – 19 potranno ripartire dal 18 di Maggio con aperture e calendari differenziati. Quelle in cui invece il rischio contagio resta alto dovranno aspettare.

Chi sbaglia si assumerà le responsabilità dell’aggravamento della condizione sanitaria del proprio territorio. Siamo davanti a delle operazioni irresponsabili. Chi apre alcune attività ne assumerà la responsabilità di fronte ai cittadini. Non solo sanitaria, ma anche penale, civile ed economica.

Con queste parole, il Ministro Francesco Boccia apre nuovamente la strada alle aperture differenziate per Regione. Sembra quasi un avvertimento sullo stile del “chi sbaglia paga”. Un avvertimento quello del Ministro, soprattutto contro le prese di posizione dei singoli Governatori regionali.

Basti pensare alla recente nuova ordinanza con la quale Zaia ha anticipato Conte. E come riportato dal Quotidiano, oggi dovrebbe esserci un nuovo incontro tra i Governatori delle Regioni.

Anche perché si è fatta strada l’idea che la cautela nelle riaperture annunciata con il nuovo Decreto, derivi da un forte pressing di Attilio Fontana, Governatore della Lombardia, per non lasciare la propria regione isolata.