Coronavirus, la fase 2 si svilupperà in due tappe: iniziano le aziende

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I contagi d a Coronavirus iniziano a diminuire e il Governo sta pianificando la fase 2 che, stando alle prime indiscrezioni, potrebbe svilupparsi seguendo due tappe distinte.

La fine del lockdown attualmente è fissata per il giorno dopo Pasquetta, anche se è impossibile fare previsioni. Abbiamo imparato che l’emergenza sanitaria che il mondo intero sta vivendo non concede previsioni certe circa il futuro. Abbiamo imparato che ogni piccolo passo in avanti (o indietro) dovrà essere valutato giorno per giorno.

Ma anche se non è possibile stabilire una data certa, bisogna iniziare a pensare al post lockdown, tra mascherine, distanze e riaperture graduali.

E secondo le prime dichiarazioni, la fase 2 dell’emergenza Coronavirus potrebbe svilupparsi seguendo due tappe. Nella prima parte ripartiranno le aziende, poi arriverà il via libera agli spostamenti dei cittadini. Vediamo insieme di che cosa stiamo parlando.

Coronavirus: le due tappe secondo le quali si svilupperà la fase 2

La prima parte della fase di convivenza con il Virus potrebbe iniziare proprio il 14 Aprile (anche se, come detto, non ci sono certezze).

Le prime a riaprire saranno le aziende di attività produttive in cui è possibile mantenere la ormai famosa distanza sociale. E così, giorno per giorno, andremo avanti per step.

Questa prima tappa è la fase sperimentale. La fase che serve per capire se una fine del lockdonw è possibile o se i danni possono essere incontrollabili.

Se tutto dovesse andare come previsto e i contagi non ricominceranno a salire, si potrà procedere con la seconda fase. La fase che riguarda noi cittadini e i nostri spostamenti.

Anche in questo caso si andrà per step e non pensate di poter cantare vittoria troppo presto. Quasi sicuramente questa tappa non inizierà prima della prima settimana di Maggio e, sicuramente, la nostra vita non sarà quella di prima.

La distanza sociale sarà sempre un obbligo da rispettare, così come il divieto di assembramenti. Probabile anche l’obbligo delle mascherine, cosa che alcune regioni hanno già imposto. Le scuole, invece, dovranno aspettare quasi sicuramente settembre.