Coronavirus, la proroga della chiusura ipotizzata fino al 18 Aprile

Coronavirus, la proroga della chiusura ipotizzata fino al 18 Aprile

Parliamo ancora di Coronavirus ed in particolare parliamo della tanto famosa proroga della chiusura totale. Sappiamo tutti molto bene che il nostro paese sta affrontando un’emergenza sanitaria davvero molto difficile e che la situazione sembra sempre sul filo di un rasoio.

Tutti noi siamo costretti in casa da ormai molti giorni, con un obiettivo comune : ridurre al minimo il contagio del Covid-19.

In linea teoria, le restrizioni dovrebbero concludersi il 3 Aprile. Ma visto che la situazione non sembra migliorare, visto che anche a Codogno ci sono stati nuovi casi di Coronavirus, la proroga della chiusura sembra inevitabile.

Ed ecco quindi che ognuno di noi da giorni si fa la stessa domanda: quando sarà? Vediamo insieme quali sono le prime ipotesi al riguardo.

Coronavirus, la proroga della chiusura potrebbe essere fino al 18 Aprile

A riportare la notizia è il Corriere della Sera, secondo il quale la chiusura totale potrebbe essere posticipata per altri 15 giorni.

Una proroga quindi che sembra procedere di 15 giorni in 15 giorni. L’idea sembra essere quella di procedere con cautela, con la possibilità di concedere permessi speciali a qualche settore produttivo. La prima ipotesi dunque prevede la chiusura totale fino al 18 aprile.

La decisione definitiva dovrebbe arrivare a giorni. La consapevolezza di tutti, comunque, resta la stessa. Al momento la quarantena sembra l’unica soluzione e la possibilità che ci vogliano mesi per poter tornare alla vita del “pre-coronavirus” diventa giorno dopo giorno una certezza.

Tutti gli esperti stanno duramente lavorando per frenare questa emergenza sanitaria che tiene sotto scacco praticamente tutto il mondo.

Non esistono previsioni al momento e ogni decisione sembra essere possibile. In attesa di ulteriori novità, ricordiamo che il nostro impegno è una responsabilità importante.

Ognuno di noi può fare e deve fare qualcosa per portare il proprio contributo alla lotta a questo nemico invisibile. E dunque rinnoviamo l’invito che da ormai molto tempo ripetiamo incessantemente: state a casa!