Coronavirus, novità per il vaccino: come si svolgono i test

Coronavirus, novità per il vaccino come si svolgono i test

Arrivano interessanti novità sul fronte Coronavirus, con una svolta importante per quanto riguarda il vaccino. Abbiamo capito tutti molto bene ormai che per poter riprendere la nostra vita di tutti i giorni il vaccino sembra essere l’unica soluzione di fronte all’emergenza Coronavirus.

La quarantena, le restrizioni, le mascherine e il distanziamento sociale sono solo importanti metodi per arginare la diffusione del virus, ma non per eliminarlo.

Per quello ci vuole la scienza, per quello ci vuole la medicina. E proprio per questo sono tantissimi gli scienziati e i ricercatori che da tempo lavorano senza sosta per la messa a punto del vaccino.

Un’operazione non facile e soprattutto non immediata. Si parla di mesi, se non di anni. Vediamo insieme a che punto siamo arrivati nella sperimentazione del vaccino contro il Coronavirus.

Vaccino per il Coronavirus: il punto della situazione

Mentre il mondo affronta l’emergenza Covid – 19, la ricerca corre. Una ricerca che ha un solo ed unico obiettivo: fermare l’emergenza sanitaria che ha fatto migliaia di vittime e che ha rivoluzionato le vite di ognuno di noi.

La svolta arriva dall’azienda tedesca CureVac che nelle ultime ore ha dichiarato:

Nel mese di Giugno o al massimo a Luglio, avvieremo i primi test in Germania ed in Belgio. Saranno degli studi clinici su un piccolo gruppo di persone adulte che godono di buona salute”

Un annuncio che sicuramente fa ben sperare. Ovviamente si parla di mesi e non è possibile fare una previsione sulle giuste tempistiche.

Attualmente sono 35 i concorrenti che lavorano per trovare un vaccino contro il Coronavirus. Una ricerca che corre veloce e che giorno dopo giorno porta sempre più risultati che lasciano bene sperare circa il futuro.

Tra i 35 concorrenti, la Modern Biotech di Cambridge sembra essere quella più vicina al traguardo. Attualmente sta testando un vaccino senza capacità infettante.

Buoni i risultati anche della Inovio Pharmaceuticals e il cerotto dell’Università di Pittsburgh. Nel frattempo vi ricordiamo lo studio che ha individuato il punto debole del Coronavirus.