Ebbene sì, Codogno si ritrova nuovamente sotto attacco dal Coronavirus. Laddove tutto era cominciato e dove più di un mese fa si era scoperto il primo paziente affetto da Covid-19 ora si teme una nuova ricaduta.
Codogno è stata una delle prime città a diventare zona rossa. In quarantena forzata, mentre il resto dell’Italia sembrava non accorgersi dell’emergenza che stava per accadere e che già purtroppo era iniziata.
Le misure di restrizioni severe e la quarantena forzata, però, avevano dato i risultati sperati. Negli ultimi tempi, infatti, il trend dei contagi era in netta diminuzione. Un giorno aveva toccato anche l’1%.
Purtroppo però le buone notizie sembrano essere finite, perché ci sono stati sei nuovi casi positivi al Coronavirus a Codogno. Segno che le restrizioni avevano funzionato e che la riapertura della zona rossa sta facendo l’opposto.
Coronavirus, 6 positivi a Codogno: la Lombardia resta la più colpita
6 casi in più che si vanno ad aggiungere ai 268 positivi di Codogno. Un numero che negli ultimi giorni era rimasto fermo e che è purtroppo tornato a salite.
E la Lombardia si conferma la regione sicuramente più colpita. Stando a quanto dichiarato dall’Assessore Regionale all’Istruzione Melania Rizzoli, l’aumento di contagi degli ultimi giorni è dovuto al fatto che sono stati fatti più tamponi.
Non dobbiamo e non possiamo pensare che la quarantena e lo sforzo che stiamo facendo non stia portando risultati. Basti pensare che il numero dei ricoveri non è aumentato.
Più tamponi significa necessariamente più contagi, ma non che la quarantena non stia funzionando. A livello nazionale c’erano stati 4 giorni di calo, ma ieri i contagi sono tornati ad aumentare.
Alle 18 eravamo a 4492 positivi in più rispetto al giorno prima. Nel frattempo vi ricordiamo del nuovo decreto approvato con multe più salate e rischio carcere. E soprattutto vi ricordiamo di stare a casa, perché è l’unico modo per combattere questo nemico invisibile.
