Coronavirus, nuovo decreto approvato: multe più salate e rischio carcere

Coronavirus, nuovo decreto approvato multe più salate e rischio carcere

Nella giornata di ieri il Premier Giuseppe Conte ha annunciato l’approvazione di un nuovo decreto per combattere l’emergenza Coronavirus.

Ormai abbiamo capito tutti bene che è una lotta che si combatte giorno per giorno. Una lotta che sta mettendo a dure prova il nostro paese e il mondo intero, ma che ha bisogno della partecipazione responsabile di ognuno di noi.

L’Italia è  stretta in una sorta di quarantena da diversi giorni, con il divieto di lasciare la propria abitazione se non per ragioni lavorative o di necessità, come ad esempio la spesa.

E se la maggior parte dei cittadini ha risposto bene a tutte le restrizioni, purtroppo ci sono ancora persone che sottovalutano il problema e che pensano che ogni scusa sia valida per lasciare la propria abitazione.

Ecco perché nella giornata di ieri è stato approvato un nuovo decreto per combattere l’emergenza Coronavirus. Un decreto che aveva due obiettivi fondamentali: inasprire le pene e le sanzioni per chi viola le regole e stabilire il potere delle regioni per quanto riguarda le varie restrizioni. Vediamo insieme cosa contiene il nuovo decreto.

Nuovo decreto per l’emergenza Coronavirus: ecco i punti chiave

Il primo punto all’ordine del giorno era sicuramente l’obiettivo di trovare un modo per far desistere le persone che ancora sottovalutano l’emergenza dall’uscire di casa.

Ovviamente, la soluzione è stata un inasprimento delle pene e delle sanzioni. Le multe per chi viene beccato in giro senza valida giustificazione si fanno più salate. Andranno dai 400 fino ai 3 mila euro.

La stretta si è fatta ancora più dura nei confronti di coloro che invece sono in quarantena vera. Le persone positive al virus, che dunque hanno il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione, che verranno trovate in giro rischiano fino a 5 anni di carcere.

Insomma, un inasprimento delle pene resosi necessario dalla mancanza di coscienza dimostrata da alcuni italiani. Il secondo punto all’ordine del giorno era, come detto, una chiarificazione dei poteri delle singole regioni.

Le regioni avranno il potere di acuire le regole nazionali in caso di emergenza, ma solo in coordinamento con il Governo.

Per il momento è tutto, ma restiamo in attesa di nuove decisioni. Nel frattempo vi ricordiamo che c’è una nuova autocertificazione per l’emergenza Coronavirus.