
Perché i bambini sono meno contagiosi e hanno meno probabilità di infettarsi di Coronavirus? In questi mesi se lo sono chiesti molti esperti e la risposta pare essere arrivata grazie ad un interessante studio.
I responsabili sono i recettori che si trovano nel naso. E’ questa secondo un gruppo di epidemiologi la causa che non fa ammalare molti bambini.
Coronavirus: perché i bambini si ammalano poco?
La rivista Jama ha pubblicato uno studio in cui si evidenzia l’importanza del recettore Ace2, ovvero quello utilizzato dal Covid19 per infettare le cellule, e che i bambini esprimono poco.
Fin dall’inizio dell’epidemia esperti e scienziati avevano notato i pochi casi di bambini che avevano contratto il coronavirus. E queste convinzioni sono state supportate successivamente da alcuni studi fatti in Francia e a Vo’.
L’epidemiologo Pierluigi Lopalco ha detto la sua dopo aver preso in esame i suddetti risultati pubblicati sulla rivista Jama.
Anche il professore a capo della task-force pugliese si è dichiarato favorevole all’idea che il merito sia dei famosi recettori nasali, che in poche parole rappresentano la porta di ingresso per tutte le infezioni alle vie respiratorie.
In questo caso oltre ad ammalarsi di meno, rischiano di infettare di meno anche le altre persone.
Quanti casi ci sono stati in Italia?
In base ai dati dell’Unicef, nel periodo di maggior espansione del Covid19, i bambini ammalati erano circa l’1% e fra questi solo l’11% ha avuto bisogno di cure ospedaliere.
Fino al 20 maggio 2020 solo il 2,1% dei casi di coronavirus in Italia riguardava i minori di 18 anni. Su 31mila vittime si sono registrati 4 decessi che hanno riguardato bambini con un’età che andava dagli 0 ai 9 anni.
Tuttavia gli esperti hanno registrato un considerevole aumento di casi di malattia di Kawasaki, una rara patologia infiammatoria che colpisce i vasi sanguigni e i bambini in generale.
Nonostante il risultato di questo studio gli esperti consigliano di non abbassare la guardia e di non trascurare tutte le precauzioni come la pulizia delle mani, l’uso della mascherina dai 6 anni in su e il distanziamento sociale.
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