Avanza una nuova ipotesi sulle scuole chiuse a causa del coronavirus. Secondo gli esperti si potrebbe tornare tra i banchi addirittura dopo il 3 aprile.
E’ il Presidente Conte ad avanzare questa possibilità: “Il provvedimento è fino al 15 marzo, prima della scadenza faremo un aggiornamento per evitare incertezze”.
Coronavirus: scuole chiuse forse fino al 3 aprile
Al momento le scuole di ogni ordine e grado in tutto il Paese sono chiuse fino al 15 marzo. Ma le autorità non escludono una probabile proroga fino al 3 aprile.
Un’eventualità appoggiata anche dal celebre virologo Roberto Burioni, favorevole alla decisione del governo. Per lui “La chiusura delle scuole è indispensabile”.
Nel frattempo i presidi e il ministero dell’Istruzione stanno lavorando per capire come effettuare una didattica a distanza. Preoccupano infatti, principalmente, gli esami di Stato, di terza media e la Maturità.
In base alla durata dell’emergenza coronavirus, il Governo potrebbe decidere di sospendere le prove Invalsi e l’alternanza scuola-lavoro. Al momento infatti, l’ipotesi dell’allungamento dell’anno scolastico è assolutamente scartata.
Fra fake news e verità
Nelle scorse giornate erano circolati sui social e su Whatsapp degli audio fake attribuiti al ministro Azzolina. Le tensioni fra sindacati, professori e ministero hanno permesso alla didattica digitale di fare un importante passo avanti.
Il ministro Azzolina ha dichiarato su Facebook:
“Ci siamo impegnati fin da subito per accelerare il programma della didattica a distanza. Si tratta di una sperimentazione che potrà lasciare, in futuro, un importante patrimonio costituito da esperienze. La scuola è insostituibile, è condivisione e molto altro ancora. E deve tornare presto”.
Al momento la piattaforma del Miur, da cui è possibile usufruire del materiale per le lezioni a distanza ha avuto oltre 100 mila contatti, con più di 7 mila insegnanti che si sono collegati per effettuare formazione online.
ATTENZIONE: Nelle prime ore della giornata si era sparsa la notizia di questa possibilità, in seguito smentita dal governo.
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