Coronavirus, Sileri sulla fase 2: quando potremmo tornare alla normalità

Coronavirus,-Sileri-sulla-fase-2-quando-potremmo-tornare-alla-normalità

Il Viceministro della Salute Pierpaolo Sileri ha parlato dell’emergenza Coronavirus, ipotizzando anche un inizio della fase 2 e uno stop al lockdown.

Sileri ha rilasciato le sue dichiarazioni ai microfoni di Rai Radio 1 e la stessa intervista è stata poi ripresa dall’Ansa. Quando inizierà la fase 2? Quando potremmo ricominciare ad uscire di casa? E come sarà la nostra vita? Ecco le dichiarazioni di Sileri sull’emergenza Coronavirus e sulla prossima fase, quella di convivenza con il virus.

Coronavirus, Sileri sulla fase 2: “Forse prima di Maggio, ma non senza mascherine”

Vi abbiamo già parlato di come sarà il post lockdown, tra mascherine, distanze e riaperture sociali. Ma ormai abbiamo capito che mentre restiamo in attesa di notizie ufficiali, le ipotesi sono davvero molte.

Fondamentalmente perché è impossibile fare previsioni certe circa il futuro. I miglioramenti si vedono giorno per giorno e gli affetti della quarantena sono ancora da valutare.

Attualmente il lockdown finisce il 13 Aprile, ma nessuno sa se si tratta di una data definitiva o se ancora una volta vedremmo posticipare la fine della quarantena.

Nessuno lo sa perché, come detto, è impossibile fare ipotesi. Secondo Sileri potremmo cominciare a riuscire di casa tra alcune settimane, forse addirittura prima di Maggio.

Per il Viceministro della Salute il ruolo delle mascherine è fondamentale. Non potremmo tornare alla nostra vita normale da un giorno all’altro, perché arriverà appunto la fase 2.

La fase 2 è la cosiddetta fase di convivenza con il virus. La fase in cui potremmo gradualmente ricominciare ad uscire di casa, ma non senza accortezze o obblighi.

La distanza sociale prima tra tutti, ma anche le mascherine. Stando alle parole del Viceministro Sileri bisognerà stare attenti ai focolai, perché fino a che il virus esiste, nessuno può dirsi al sicuro.

La vera normalità arriverà solo con il vaccino che, come sappiamo bene, necessita di determinate tempistiche. In attesa di ulteriori novità, noi rinnoviamo l’invito a restare a casa.