Cos’è la sindrome del Cavaliere Bianco e come liberarti da colui che per forza vuole salvarti

Cos'è la sindrome del Cavaliere Bianco e come liberarti da colui che per forza vuole salvarti

La sindrome del Cavaliere Bianco non dovrebbe essere confusa con quella del Principe Azzurro. Ogni favola che si rispetti parla di una giovane fanciulla che viene salvata da un principe che la trasforma in una regina e le regala, in sostanza, un lieto fine.

Fortunatamente siamo nel 2020 e l’idea della donna in difficoltà che viene salvata da un cavaliere senza macchia e senza paura è ampiamente superata. Tuttavia non dovremmo sottovalutare nemmeno la sindrome del Cavaliere Bianco.

La sindrome del Cavaliere Bianco

Il Cavaliere Bianco è un personaggio che si impegna con tutte le sue forze nel salvare e aiutare la persona che ama. In qualsiasi circostanza e a qualsiasi costo. Solitamente è un uomo dal carattere buono e gentile che tenta di “salvare” gli altri perché impossibilitato a farlo per se stesso.

Provando un grande piacere personale al pensiero di aiutare qualcuno va da se che il suo atteggiamento sia indice anche di un certo egoismo. Si tratta di un atteggiamento inconscio che porta il Cavaliere Bianco a scegliere come partner delle donne all’apparenza fragili.

Donne che può aiutare economicamente, fisicamente o anche psicologicamente. Il problema è che con i suoi atteggiamenti non aiuta affatto la sua partner, ma la imprigiona in una sorta di gabbia dorata creando una relazione per niente funzionale ed equilibrata.

E lo fa con l’intenzione di tenerla con se per non soffrire di dolori già affrontati in passato. Già, perché l’uomo che soffre della sindrome del Cavaliere Bianco ha probabilmente subito, in passato, traumi o abbandoni.

Come ad esempio l’abbandono di uno o di entrambi genitori o un divorzio difficoltoso e doloroso. Ovviamente una relazione così non è destinata a durare e terminerà  con la partner che contro tutto e tutti finirà per lasciare il Cavaliere Bianco.

Che dopo un primo momento di dolore finirà per trovare un’altra donna bisognosa… Un cane che si morde la coda.

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