Covid-19, proroga stato d’emergenza: la decisione del Premier Conte

Stato d' emergenza foto free diretta giuseppe conte

Questa non sarà una settimana facile per il Governo: i temi su cui dovranno essere prese delle importanti decisioni sono molto caldi su tutto quello della proroga dello stato d’emergenza fino al 31 ottobre..

Oggi il Premier Giuseppe Conte proverà a ottenere il consenso del Senato per procedere. Domani si passerà invece alla Camera. Sempre nella giornata di domani, si dovrà votare anche sullo scostamento di bilancio di 25 miliardi che serviranno per pagare casse integrazioni e sussidi.

Il 30 luglio, invece, si dovrà votare per l’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini, indagato per la vicenda della nave della Ong Open arms.

Proroga stato d’emergenza, cosa voterà il Senato?

Per quanto riguarda il voto al senato per la proroga dello Stato di emergenza, la maggioranza sembra abbastanza compatta e, salvo sorprese, l’esito sarà positivo. Nel corso dell’ultima settimana, Conte aveva provato a discutere la questione in consiglio dei ministri, ma Italia Viva e Pd hanno chiesto che venisse prima informato il Parlamento.

Le opposizioni promettono una dura battaglia. Ieri, Matteo Salvini, che in Senato si è rifiutato di rispettare l’obbligo di indossare la mascherina, ha duramente attaccato il Governo, sostenendo che non si può prolungare lo stato d’emergenza se l’emergenza non esiste. Anche diversi esponenti di FI voteranno contro il provvedimento.

Per quanto riguarda lo scostamento di bilancio, sembrerebbe meno complicato mettere tutti d’accordo, anche se le opposizioni hanno posto delle condizioni: servono 161 voti per approvarlo. Fonti della maggioranza sostengono che al momento dovrebbero esserci 165 voti sicuri, un margine che lascia ancora qualche preoccupazione.

Infine, giovedì sarà la volta del voto su Salvini. Il più incerto, probabilmente. Qualche mese fa, un po’ a sorpresa, i renziani si erano astenuti dal voto affermando che dovevano approfondire le carte. Il rischio è che possano tentare di discostarsi dalla linea della maggioranza, rendendo quindi complicata una risoluzione positiva.

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