Diritti e tutele per i disoccupati, tutto quello che c’è da sapere

Quali diritti e tutele ha un disoccupato? C’è differenza tra disoccupato e inoccupato. Per i disoccupati ci sono tanti benefici oltre alla disoccupazione NASpI.

Ecco tutti i diritti e le tutele per i disoccupati

Il primo beneficio per i disoccupati è senz’altro l’assegno di disoccupazione. I lavoratori dipendenti che sono stati licenziati, hanno diritto all’idea di disoccupazione, detta NASpI. Ma per riceverla bisogna avere questi requisiti:

Aver perso il lavoro non per causa del lavoratore. In parole più facili, il lavoratore deve essere stato licenziato per qualsiasi ragione che non sia una scelta propria.

Bisogna aver lavorato per almeno trenta giornate in un anno.

Il lavoratore deve avere almeno tredici settimane di contributi negli ultimi quattro anni.

La NaSpI solitamente ammonta al 75% del reddito medio mensile negli ultimi quattro anni.

L’assegno di disoccupazione dura in base alla metà delle settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni. Non può durare per più di 24 mesi. I disoccupati possono continuare a ricevere la NASpI anche se trovano un nuovo lavoro. Si può lavorare autonomamente anche se non si superano gli 8.700 euro.

A non avere diritto alla NASpI se si è dipendenti pubblici con contratto a tempo determinato. È possibile chiedere la disoccupazione se si è in possesso delle credenziali di accesso sul sito Inps. O basta rivolgersi ad un patronato.

Altri diritti e tutele per i disoccupati

I lavoratori parasubordinati che svolgono un dottorato di ricerca, non possono chiedere la NaSpI ma un’altra indennità di disoccupazione. Questa indennità si chiama Dis-coll. Bisogna iscriversi alla gestione separata INPS per almeno un mese a partire dall’anno precedente alla cessazione dell’impiego.

La Dis-coll spetta per un tempo pari alla metà del periodo contributivo utile fino ad un massimo di sei mesi. Chi ha una partita IVA aperta non può percepirla.

I disoccupati hanno diritto al reddito di cittadinanza?

I disoccupati possono richiedere il reddito di cittadinanza ed anche se stanno ricevendo la NaSpI. Ovviamente, può riceverlo se il nucleo familiare non supera determinate soglie di reddito. La somma va da un minimo di 40 ad un massimo di 1.380 euro al mese.