
Dottie Perkins Vite di al limite: com’è finita la storia della paziente del dottor Nowzaradan? Un finale a sorpresa.
Una delle protagoniste di Vite al Limite, Dottie Perkins, ha deciso di fare causa al programma. Questo reality è statunitense ma viene trasmesso anche nel nostro Paese su Real Time.
Ogni episodio segue per un anno la vita di persone obese che decidono di intraprendere un percorso per ridurre il proprio peso. Solitamente si parte da un peso di 250-350 kg, vengono aiutate dal chirurgo iraniano Younan Nowzaradan.
La serie continua ad avere molto successo, sia all’estero che in Italia. È stato realizzato uno spin-off, “Vite al limite: e poi…” ed una delle protagoniste è proprio Dottie Perkins.
Vite al limite, Dottie Perkins fa causa al programma: il motivo
La donna pesava 291 kg e il motivo di questo aumento di peso era legato al suo rapporto conflittuale con la mamma. Stando al suo racconto, usava il cibo come valvola di sfogo e sostegno psicologico. Dopo aver partorito il secondo figlio, la donna aveva raggiunto 300 kg. Per questo motivo aveva scelto di rivolgersi a Vite al Limite.
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Ma a quanto pare Dottie ha fatto causa al programma. La donna non sarebbe riuscita a perdere peso con l’aiuto del dottor Nowzaradan. Sembra che durante il suo percorso nel reality, sia riuscita a perdere solo 55 kg.
Le accuse rivolte al dottore iraniano sono proprio quelle di non aver svolto correttamente il suo lavoro. Perkins ha denunciato l’intero programma.
Dopo la sua partecipazione al programma, la Perkins ha affrontato un grave lutto. Suo figlio Daniel è morto a causa di una paresi celebrale. La donna è riuscita ad andare avanti, grazie all’amore del suo secondo figlio.