
Il Garante della Privacy solleva preoccupazioni per quanto riguarda la fatturazione elettronica. In estrema sintesi, secondo l’autorità, l’amministrazione finanziaria pretende di utilizzare e maneggiare “una quantità eccessiva di dati e informazioni” dei contribuenti.
Fatturazione Elettronica, troppa poca privacy
Stando a quanto si legge su ItaliaOggi, secondo il Garante ci sarebbe il rischio di una profilazione generalizzata di tutti i contribuenti, ritenuta non proporzionata e inutile.
Inutile almeno rispetto all’obiettivo primario della Fatturazione elettronica: il contrasto all’evasione fiscale, uno dei principali problemi dell’economia italiana.
L’Autorità, dunque, “boccia” in maniera evidente la nuova procedura di utilizzo dei dati delle fatture elettroniche. Il parere risale al 9 luglio ed è annotato al numero 133 del registro dei provvedimenti.
Più nello specifico, è la grande mole di dati contenuta nelle fatture elettroniche a preoccupare l’organo che tutela la privacy degli italiani. “Sproporzionati per uno stato democratico”, si legge.
Troppi dettagli “inutili”
Ogni anno, scrive ItaliaOggi, vengono emesse circa 2 miliardi di fatture elettroniche, che contengono un gran numero di dati, talvolta anche molto dettagliati. Tali dati non hanno “nulla a che vedere” con le esigenze del fisco ma spesso rispondono ad altre esigenze, anche commerciali.
Questo tipo di informazioni possono far emergere dettagli non necessari per il fisco, come il tipo di rapporto tra fornitore e consumatore, gli sconti, le fidelizzazione e perfino le abitudini di consumo di privati cittadini.
Tutti questi dati, secondo la nuova legge, sarebbero memorizzati per otto anni, a “beneficio” dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.
Già in passato il Garante della Privacy aveva espresso preoccupazioni simili e aveva invitato il legislatore a prestare più attenzione alla tipologia di informazioni trasmesse tramite la fattura elettronica.
Per il momento è tutto in sospeso e il Governo dovrà prendere una decisione entro il 31 dicembre. Bisognerà andare incontro sia all’esigenza di lottare l’evasione che la tutela della privacy di ogni cittadino.
LEGGI ANCHE: Nuovo Dpcm, la bozza con le misure di contenimento Covid-19