Furto Marco Carta, le ultime novità: come sono andate davvero le cose

Furto Marco Carta le ultime novità come sono andate davvero le cose

Le novità che riguardano Marco Carta, accusato del furto di alcune magliette dalla Rinascente di Milano, non sembrano intenzionate a finire. I fatti risalgono a Venerdì scorso, quando il cantante è stato fermato all’uscita del grande store di Piazza Duomo.

Un bottino del valore di circa 1200 Euro, con un totale di sei magliette rubate firmate dalla Neil Barret. Il noto cantante, al momento dei fatti, era in compagnia di una donna che, dopo l’arresto, ha ammesso di aver fatto tutto da sola. A lasciare ancora qualche dubbio, però, è la testimonianza di un addetto alla sicurezza. Vediamo insieme che cosa ha dichiarato.

Marco Carta accusato di furto: la testimonianza di un addetto alla sicurezza

Subito dopo il fermo, i due sospettati finiscono in centrale, dove l’arresto viene confermato solo per la donna. Marco Carta si è da subito professato innocente, dichiarando di essere completamente estraneo ai fatti. A confermare la sua versione, la confessione della donna che ha dichiarato di aver agito da sola.

A lasciare qualche dubbio, però, ci pensa la testimonianza di un addetto alla sicurezza che afferma di aver visto bene la scena. Secondo l’uomo, i due hanno preso le 6 magliette al primo piano, per poi recarsi nei camerini del terzo piano dello stabile.

Qui, il cantante è entrato dentro un camerino, mentre la donna è rimasto fuori ad aspettarlo. Quest’ultima, ha iniziato a passargli le sei magliette, una per volta e, per concludere, gli ha passato pure la sua borsa.

A quel punto il cantante è uscito dal camerino e delle 6 maglie non c’era più traccia. A questo punto, i due sono saliti al quarto piano, dove Marco Carta si è fermato per alcuni minuti in bagno. Sono scesi quindi al secondo piano, dove il cantante ha pagato due costumi. A questo punto hanno imboccato l’uscita ed è suonato l’antifurto.

Immediatamente, sono stati perquisiti dagli addetti alla sicurezza, che hanno trovato le sei magliette dentro la borsa della donna. Le magliette non avevano più l’antitaccheggio, ritrovato più tardi nel bagno del quarto piano . A far scattare l’allarme sarebbe stato un altro sensore non rimosso dai vestiti.

Ad oggi, l’arresto è stato convalidato solo per la donna. Il cantante è stata rinviato a giudizio per il prossimo settembre. In attesa di scoprire ulteriori novità sulla questione, resta la testimonianza dell’addetto alla sicurezza a gettare ancora qualche ombra sulla vicenda.