
Qualcuno di voi conosce i veri significati delle superstizioni più famose? E soprattutto, si è mai chiesto come queste influenzino la nostra vita e la nostra quotidianità?
Oggi affronteremo un viaggio nel mondo di tutte queste credenze popolari, che ancora oggi affascinano tantissime persone, al punto di condizionare la loro vita.
I significati delle superstizioni
C’è chi lo ammette e chi invece non lo farebbe nemmeno sotto tortura, ma scommetto che di fronte ad uno specchio rotto, chiunque ha provato un leggero brivido.
Perché si sa, alcune situazioni sono famose per portare sfortuna. Ma da dove vengono queste leggende metropolitane? Hanno un fondo di verità?
Bene o male le superstizioni fanno parte di noi. Che ne siamo coscienti oppure no, praticamente tutti abbiamo un portafortuna che ci portiamo dietro in qualche occasione speciale.
Il problema è quando la superstizione diventa una presenza troppo importante nella nostra vita. Perché un conto è cambiare strada quando un gatto nero attraversa, un altro è farci influenzare continuamente da queste antiche credenze.
FERRO DI CAVALLO
Fin dai tempi antichi è considerato un portafortuna, una particolarità che gli è stata conferita da San Dustan, che nella leggenda popolare torturò Satana e gli fece promettere che non sarebbe mai entrato nelle case che presentassero un ferro di cavallo sulla porta.
LE DITA INCROCIATE
Un’altra usanza molto antica e diffusa. Deriva dalla convinzione pagana che la croce sia un simbolo di unità, che segna la dimora degli spiriti benefici.
“SALUTE”
Nasce in un’epoca in cui lo starnuto veniva visto come un segno di grave pericolo per la salute del malcapitato. Secoli fa, si aveva la convinzione che l’anima risiedesse nella testa dell’uomo e che uno starnuto potesse addirittura espellerla.
I romani invece erano convinti che con uno starnuto, l’interessato potesse mandar via gli spiriti funesti che lo facevano ammalare.
Da qui è nato il modo di dire, che funge come una specie di congratulazione.
SPECCHIO ROTTO
Una superstizione nata dai veggenti greci che prevedevano il futuro tramite uno specchio di vetro. E se uno di questi specchi si rompeva, l’interpretazione era funesta e terribile.
I romani aggiunsero un particolare a questa credenza, che si allaccia a quella attuale. Poiché pensavano che la salute di un essere umano cambiasse a cicli di 7 anni, uno specchio rotto augurava altrettanti anni di sfortuna e malattie.
GATTO NERO
Una superstizione recente, risalente al Medioevo. Poiché in quell’epoca erano molto diffusi, attiravano le simpatie di donne anziane e sole che se ne prendevano cura.
La follia della caccia alle streghe, li associò pericolosamente a queste donne senza fissa dimora che vennero accusate di stregoneria. Di conseguenza anche i gatti neri, ottennero la stessa sfortunata fama.
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