Il piano scuola del ministro Azzolina illustrato agli Stati Generali

Il piano scuola del ministro Azzolina illustrato agli Stati Generali

Il ministro Azzolina ha illustrato il suo piano scuola in occasione degli Stati Generali sull’economia che si sono tenuti a Villa  Pamphili a Roma.

Si tratta di una serie di importanti incontri desiderati dal presidente del Consiglio per avere un quadro generale sulla situazione italiana dopo l’emergenza sanitaria ed economica che ci ha duramente colpiti e che non è ancora terminata.

Ministro Azzolina e il suo piano scuola

Nella giornata del 15 giugno il ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina si è quindi recata a Villa Pamphili e ha illustrato le sue idee sul rientro a scuola a settembre.

Le sue prime affermazione confermano l’idea del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri di investire nella scuola e nella ricerca.

“Dobbiamo imparare dall’emergenza e saper progettare: non serve un’altra riforma della scuola, ma le criticità di questo periodo ci dicono su cosa dobbiamo investire”.

Le sue parole sembrano quindi intendere che ci sia l’idea di modificare strutturalmente l’organizzazione scolastica. E questo non solo in base ai rischi legati al Covid19.

Sembra inevitabile quindi la riduzione del numero degli studenti per classe e questo è uno dei problemi che maggiormente ha colpito la scuola negli ultimi anni.

Niente didattica a distanza, ma uno sfruttamento delle potenzialità del digitale per puntare maggiormente all’innovazione.

Il ministro Azzolina si trova quindi perfettamente con il leader della Cgil Landini, che ha espresso il suo parere sulla formazione del personale.

Che dovrà essere necessariamente più preparato e quindi anche più pagato. Queste le sue parole:

“Credo debba essere strutturale e obbligatoria. Serve personale preparato, formato e, di conseguenza, anche più pagato. Dobbiamo rilanciare la mobilità europea degli studenti anche nella scuola secondaria”.

La Azzolina ha dedicato anche un pensiero agli Istituti tecnici e professionali che desidera valorizzare in quanto non pensa che siano di serie B.

“Sono interventi profondi. Non banali. Serviranno tempo e pazienza per vedere i risultati, ma sono obiettivi comuni e del tutto raggiungibili, con la collaborazione di tutti”.

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