
Il suo ricovero in ospedale si prolunga per via del Covid e adesso l’azienda gli chiede di pagare 2 mila Euro. E’ questa la storia di Roberto Virgini, un uomo di 77 anni che si sente ingannato da ciò che è successo e che sta provando a far sentire la sua voce.
La sua storia arriva da Recanati, Macerata, e in pochissimo tempo ha fatto il giro del web, scatenando non poche polemiche. Anche perché il 77enne ha dato vita alla sua protesta appendendo un paio di mutande fuori dalla sua casa, accompagnate dalla scritta “Ci sono rimaste solo queste”. Ma vediamo insieme che cosa è successo.
Il ricovero in ospedale si prolunga per via del Covid e ora l’azienda gli chiede 2mila Euro: la protesta di un 77enne
Roberto Virgini era stato ricoverato in ospedale lo scorso 22 Gennaio. Due mesi dopo, il 21 Marzo, avrebbe dovuto avere le dimissioni. Se non fosse che nel pieno dell’emergenza sanitaria che conosciamo tutti molto bene, ha contratto anch’egli il Covid.
E dunque niente dimissioni, ma una degenza che si è prolungata non poco. Stando alle parole del 77enne, all’epoca dei fatti, l’azienda aveva rassicurato tutti che per i malati di Coronavirus non sarebbe scattato il pagamento per quei giorni di ricovero in più.
L’azienda ospedaliera professava una politica semplice, parlando dell’applicazione di una sanatoria per i positivi al Covid – 19. Peccato che poi sia arrivata la sorpresa. Un conto di ben 2 mila euro.
Roberto Virgini si è quindi rivolto ad un avvocato. Il 77enne, infatti, non ritiene giusto pagare la fattura, dal momento che ha contratto il virus in quello stesso ospedale, dove è poi rimasto intrappolato per un bel po’ di tempo.
La politica dell’ospedale parla di un ricovero gratuito per i primi 60 giorni, allo scadere dei quali si applica una cifra di 42 Euro al giorno. Nel frattempo, a Roma, ci sono 29 passeggeri positivi dal Bangladesh.