
“Attenzione all’effetto boomerang“, è l’avvertimento lanciato da Massimo Galli, il direttore della terza divisione di malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano.
L’esperto ha parlato dei suoi timori legati all’attuale fase 3 e alle eccessive regole che ci sono state imposte, che rischiano di mandare tutto all’aria.
Effetto boomerang
Dopo le passate Fasi 1 e 2 stiamo al momento vivendo la numero 3, ovvero quella della convivenza con il coronavirus.
Che al contrario di ciò che in molti pensano non è ancora sparito e continua a provocare vittime quotidiane. I numeri sono certamente inferiori a quelli di un paio di mesi fa, ma questo non è il momento di abbassare la guardia.
Massimo Galli ha infatti affermato che “Il virus è sempre lì ed è sempre lo stesso”. E ci prega di fare attenzione alle norme di contenimento. Che sì, sono importanti ma sono state talmente enfatizzate ed estremizzate da essere diventate praticamente inapplicabili. Soprattutto quelle che riguardano le riaperture degli esercizi pubblici.
“Hanno perso mordente e significato. Stare distanziati e usare la mascherina è relativamente semplice da fare. Invece per andare al bar o al ristorante, ad esempio, si devono seguire delle regole estremizzanti, al limite dell’applicabilità, e quindi probabilmente diventano ampiamente disattese o comunque portano ad un comportamento di scarsa attenzione”.
L’infettivologo propone quindi di obbligare i cittadini a meno regole, per fare in modo di rispettarle. L’obiettivo finale è quello di mantenere tutte le precauzioni e soprattutto l’ormai famoso distanziamento sociale.
Il suo consiglio è quindi quello di mantenere le tre regole iniziali: mascherine, igiene delle mani e distanziamento. Tutte e tre da mantenere nei limiti dell’applicabilità.
Quindi nel caso in cui si possa mantenere la distanza di sicurezza dovrebbe essere inutile imporre l’obbligo della mascherina.
Fondamentali inoltre anche le tre T: “Testare, tracciare, trattare”. Secondo Galli è infatti molto più sensato fare un tampone o un test in più che lastricare di plexiglas il mondo intero.
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