NaSpI, a chi spetta l’indennità di disoccupazione

Indennità di disoccupazione 2020, a chi spetta? La NaSpI, Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, è l’assegno di disoccupazione introdotto dal Jobs Act ed è riconosciuto a tutti quei lavoratori che hanno perso il lavoro.

Come ottenerla la NaSpI?

Per ottenere la NaSpI, bisogna presentare la domanda di disoccupazione all’INPS in base ai requisiti previsti dalla legge. È possibile anche presentarla online tramite il servizio messo a disposizione sul sito INPS compilando in tutti i suoi campi il modello SR156. In questo caso si accede al proprio cassetto personale con il “pin” fornito dall’INPS e le proprie credenziali.

Requisiti per presentare l’indennità di disoccupazione 2020

Con la riforma del lavoro del Governo Renzi, dal primo maggio del 2015 è stata introdotta la nuova Indennità di disoccupazione. Non solo cambiano le modalità di richiesta ma anche i beneficiari. Quelli che hanno perso il lavoro possono fare richiesta.

L’indennità di disoccupazione 2020 è destinata a tutti i lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Sono escluse queste categorie:

i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;

gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.

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Potranno fare richiesta i seguenti lavoratori, che hanno perso il posto involontariamente:

apprendisti;

dipendenti della pubblica amministrazione con un contratto a tempo determinato;

personale artistico con contratto subordinato a tempo determinato;

soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato.

Lavoratori che hanno subito licenziamenti collettivi

Dopo l’addio all’indennità di mobilità per i lavoratori che hanno subito licenziamenti collettivi, verrà disposta la nuova disoccupazione. Potranno fare richiesta di sussidio di disoccupazione anche:

lavoratrici che hanno presentato le dimissioni nel periodo della maternità. Queste sono dimissioni per giusta causa;

anche le lavoratrici madri obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;

i lavoratori che sono stati licenziati per motivi disciplinari.

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