Oroscopo: perché lo leggiamo se non ci crediamo?

Oroscopo: perché lo leggiamo se non ci crediamo?
Oroscopo: perché lo leggiamo se non ci crediamo?

Oroscopo: tra crederci e non crederci, vale la pena leggerlo

A chiunque sarà capitato almeno una volta nella vita di imbattersi in una discussione tipica sull’oroscopo.

La prima domanda che si fa quando si intravede qualcuno intento in questa lettura è: “ci credi?” Ebbene, crederci o non crederci sembra faccia poi ben poca differenza.

Non sempre ci interessiamo delle cose in cui crediamo e, per contro, invece, diamo spazio a quelle di cui non siamo pienamente convinti.

E’ questa una delle ragioni per le quali la lettura dell’oroscopo è un fattore che ci accomuna da sempre e, forse per sempre.

Non è importante se una previsione si verifica sul serio (secondo noi il più delle volte sì). Ciò che conta è alleggerirsi e sfidare il destino, mettendolo alla prova, consapevoli di ciò che ci riserva la nostra giornata.

Credere nell’Oroscopo è come credere ad una mano magica e invisibile che muove il mondo

C’è chi sostiene di credere nelle previsioni dell’Oroscopo esattamente come ad una religione. Sono coloro i quali riescono sempre a far rientrare tra le fila delle previsioni delle stelle, ciò che gli accade.

Talvolta con qualche forzatura. Gli amanti dell’Oroscopo infatti collegheranno sempre fatti e situazioni della propria vita e delle proprie giornate con quello che diceva Brezsny, Paolo Fox o ancora Branko.

La ragione di questo voler credere nell’Oroscopo è forse dovuta anche alla tensione naturale che abbiamo verso il magico. Verso l’incontrollato e l’incontrollabile. Nei confronti di quelle cose che non riusciamo a spiegarci perché accadano. E forse, dopo tutto, non c’è nulla di male.

Anzi. Siamo convinti che le previsioni non sbaglino e che non trovare un vero collegamento è più un problema interpretativo nostro!

L’Oroscopo, tra questioni culturali e una naturale tensione al magico

Da questo si evince che la lettura dell’Oroscopo, alla pari della lettura delle carte, dei Tarocchi, della mano, sia qualcosa di culturale.

Ci sono popoli che non hanno questa tendenza perché sono slegati dalla loro cultura popolare. Altri perché ritengono sia un retaggio dell’ignoranza. Oppure semplicemente sono culture molto ancorate alla razionalità e lontane dalle radici pagane e magiche.

A noi piace invece pensare e credere che l’oroscopo in fin dei conti non sia altro che lo specchio di ciò che ci accade ogni giorno.
Quindi, ben venga se qualcuno come gli astrologi hanno la capacità di consigliarci, dirci qualcosa in più su di noi e sul futuro!