
Novità in vista per il Reddito di Cittadinanza, con il Governo che sta lavorando per modificare il sussidio simbolo del Movimento 5 Stelle. Se da una parte questo sussidio ha aiutato le persone più bisognose (soprattutto in un anno così difficile), dall’altra ha mostrato tutti i suoi punti deboli.
Il Reddito di Cittadinanza ha infatti fallito sul fronte occupazionale. Fin dall’inizio, il Governo ha specificato l’obiettivo numero uno del Reddito di Cittadinanza: aiutare le persone a trovare lavoro. Nella realtà dei fatti, invece, ha fatto esattamente il contrario: molto persone hanno rinunciato a lavorare potendo contare sul sussidio.
Ecco perché il Governo è a lavoro per modificare i requisiti e le regole di questo aiuto economico. Vediamo insieme quali potrebbero essere le novità per il Reddito di Cittadinanza.
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Reddito di Cittadinanza diviso in due: meno soldi a chi può lavorare
L’obiettivo del Governo sembra essere quello di diversificare il sussidio da dare a chi non ha la possibilità di lavorare rispetto a chi invece ce l’ha. Sul tavolo del Governo è arrivata la proposto che parla dei un Reddito diviso in due.
Sembra infatti che la volontà del Governo sia quella di indirizzare il sussidio alle persone che non sono in grado di lavorare. Coloro che invece possono lavorare riceveranno meno soldi, con un sussidio che prenderà un altro nome.
L’idea è anche quella di prevedere un ulteriore sussidio da destinare a coloro che iniziano a lavorare, proprio al fine di incentivare la ricerca del lavoro. Le persone che prendono il sussidio, dunque, nel momento in cui iniziano a lavorare continueranno a ricevere una certa somma di denaro per un certo periodo di tempo.
Per il momento, come detto, si tratta ancora di ipotesi delle quali il Governo sta discutendo. In attesa di novità, ecco come richiedere il nuovo bonus spesa da 300 a 500 Euro.