
Parliamo della riforma pensioni ed in particolare parliamo di quello che potrebbe succede a partire dal 2022, ovvero da quando l’attuale riforma, quella di quota 100, non sarà più vigente.
Per chi non lo sapesse infatti Quota 100 scadrà con la fine del 2021 e dunque le forze politiche sono già a lavoro per trovare una nuova riforma pensioni. Quale sarà dunque il futuro degli italiani per quanto riguarda il mondo delle pensioni? Vediamo insieme quali sono le ultime novità.
Riforma pensioni, dopo quota 100 spuntano due diverse ipotesi di uscita
Siamo nel vivo della riforma pensioni. Il prossimo Venerdì 25 Settembre, infatti, c’è un incontro tra il Governo e i Sindacati per provare a mettere un punto alla nuova normativa che ha il compito di sostituire e superare Quota 100.
Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, c’è un’ipotesi di doppia uscita. La norma infatti potrebbe l’età minima di 62 o 63 anni, con rispettivi 36 o 37 anni di contributi, per la pensione di chi fa lavori gravosi.
L’altra uscita invece prevede un’età minima di 64 anni più 37 di contributi per chi invece non fa lavori gravosi., anche se con penalità. Stando a quanto circola negli ultimi giorni, l’idea è quella di rendere il sistema pensionistico italiano meno rigido e contemporaneamente più sostenibile.
Come detto però sembra che circoli l’idea della penalità. Sembra infatti che chi deciderà di andare in pensione prima dei 67 anni avrà una diminuzione della pensione per ogni anno di anticipo rispetto ai 67 anni.
Ai Sindacati però non sembra andare a genio questa ipotesi. Per i Sindacati infatti resta insuperabile l’opzione di poter andare in pensione dai 41 anni di contributi versati, partendo proprio dai lavoratori precoci.
Per il momento però si tratta ancora di ipotesi. Il prossimo incontro tra Governo e Sindacati è come detto previsto per il prossimo 25 Settembre. Nel frattempo, ecco la pensione a 54 anni per alcuni lavoratori.