
Sappiamo tutti molto bene che saper dire “no” è importantissimo per la nostra felicità e il nostro benessere. Ma questa consapevolezza non sempre ci aiuta nell’impresa.
Saper dire “no”, infatti, non è una cosa da poco. Molto spesso subentra il senso di colpa e sappiamo tutti molto bene che quando abbiamo a che fare con il senso di colpa è davvero difficile agire nel modo giusto. Proprio per questo, oggi vi consigliamo 4 trucchi per imparare a dire di no senza sentirsi in colpa.
Saper dire “no”: le tecniche per non sentirsi in colpa
La prima cosa che dobbiamo fare quando vogliamo rifiutare qualcosa è provare ad offrire una specie di consolazione o comunque alternativa.
Se ad esempio qualcuno di chiede di uscire per un caffè, ma voi siete costretti a rifiutare, provate a proporre un altro giorno. In questo modo dimostrerete di tenerci a questo incontro.
Molto spesso, ci sentiamo in difficoltà nel rifiutare qualcosa perché abbiamo paura di offendere una persona alla quale teniamo.
Proprio per questo, cerchiamo sempre di rifiutare un “qualcosa” e non un “qualcuno“. Se non potete uscire con un’amica, fate in modo di farle capire che non è che non volete passare del tempo con lei, è solo che non potete fare proprio quella cosa in quel determinato giorno.
La terza cosa alla quale fare attenzione è forse la più importante. Cercate sempre di dire no in maniera gentile ma molto decisa. L’indecisione, infatti, mostra sempre che forse non siete così sicuri di qualcosa.
Se ad esempio non potete uscire perché state male, non abbiate titubanze mentre comunicate il vostro rifiuto. Nel caso contrario, infatti, sembrerà che la vostra incertezza mostri che in realtà non state poi così male e per questo siete in dubbio se uscire o no.
In ultimo, cercate sempre di essere sinceri con le motivazioni di un rifiuto. Sappiamo tutti molto bene che le bugie hanno le gambe corte.
Sempre meglio spiegare per filo e per segno i motivi di un rifiuto. E a proposito di sincerità, ecco quali sono le conseguenze del non avere filtri delle donne dirette.