Super memoria: il segreto di chi non dimentica mai niente

Super memoria: il segreto di chi non dimentica mai niente

Ci sono alcune persone che possiedono un potere speciale, la cosiddetta super memoria, che permette loro di ricordare anche le cose più irrilevanti e sostanzialmente inutili.

La maggior parte di noi tende infatti a dimenticare molto presto le giornate normali in cui non accade niente di insolito o strano. Ma cosa porta certe persone a ricordarsi di tutto?

Super memoria: tutto quello che c’è da sapere

Innanzitutto se pensate che si tratti un una capacità prettamente positiva sappiate che vi sbagliate di grosso. Una persona che non dimentica niente finisce per ricordarsi anche gli episodi più spiacevoli e tristi.

In ogni caso la scienza chiama questi individui ipermemori e nel mondo sono poco più di una sessantina. E per scoprire come funziona il loro cervello è stato effettuato uno studio che ha analizzato otto italiani dalla memoria di ferro.

La ricerca condotta nei laboratori della Fondazione Santa Lucia Irccs di Roma, coordinata da Valerio Santangelo, Tiziana Pedale, Simone Macrì e Patrizia Campolongo, è durata ben tre anni. E ha permesso agli scienziati di comprendere come il cervello di questi ipermemori funzioni nella vita di tutti i giorni.

Hanno inoltre collaborato allo studio l’università La Sapienza di Roma e l’università di Perugia, con l’Istituto Superiore di Sanità.

Chiedendo agli 8 partecipanti del gruppo di pensare ad un preciso ricordo vecchio di almeno 20 anni i ricercatori sono state trovate le aree del cervello che danno una dimensione temporale ai ricordi.

“Per la prima volta al mondo sono stati studiati i meccanismi neurobiologici associati alla dimensione temporale dei ricordi tramite una metodologia innovativa e, soprattutto, in un gruppo di persone “speciali””.

Lo hanno affermato i ricercatori che hanno poi parlato anche dell’importanza di questa scoperta. Che sarà in grado di aprire nuove porte nello studio per la neuroriabilitazione della memoria e per la ricerca in pazienti con una lesione del sistema nervoso centrale..

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