
Uno dei segreti del successo di Temptation Island è sicuramente la scelta azzeccata delle musiche da accompagnare ai vari segmenti dello show.
Nel corso di questi anni, il programma si è servito di una vasta e, talvolta, sorprendente selezione di musiche che vanno dal pop contemporaneo al rock classico, passando per il rap e tanti altri generi musicali.
I telespettatori hanno gradito così tanto questo aspetto del programma che è addirittura nata una playlist su Spotify che contiene, a parte la sigla del programma (“I Love the Way you Lie” di Eminem e Rihanna), anche canzoni di Laura Pausini, Battisti, Gigi D’Alessio e…Pink Floyd.
Temptation Island. chi c’è dietro le musiche del reality?
Superato lo sgomento nel leggere il nome del cantante neomelodico e quello del leggendario gruppo rock britannico nella stessa frase, c’è da dire che la cura di questo aspetto del reality è davvero scrupolosa. Ma chi sono gli artefici di questo successo?
Dietro le musiche di Temptation Island ci sono Fabrizio Baglio, responsabile del montaggio e di Andrea Vicario che si occupa della regia. Vicario, tra le altre cose, è un collaboratore di lunghissima data di Maria De Filippi. Da diverso tempo infatti si occupa anche della regia di Amici.
Il regista ha rilasciato recentemente un’intervista ad Alessandro Laborano per Link -Idee per la tv nel corso della quale ha svelato come mai ci sia tanta attenzione per la musica:
“La colonna sonora è molto importante: attraverso la musica cerchiamo di raccontare, attraverso l’enorme patrimonio musicale che abbiamo, l’amore e altri sentimenti. Per noi non ci sono limiti: prendiamo dalla Pausini ai Pink Floyd, passando per la house. È tutto frutto del nostro bagaglio di vita, mio, di Fabrizio e degli altri editor”.
Vicario ha inoltre svelato che non si tratta di un lavoro facilissimo. A volte trovare la musica per un segmento è qualcosa di immediato, altre volte la scelta può durare quasi una settimana.
In passato lo stesso Filippo Bisciglia, conduttore della versione NIP del programma, in un’intervista rilasciata a a Leggo, aveva deciso di rendere omaggio Fabrizio Baglio e Andrea Vicario, definendo “pazzesco” il lavoro svolto dai due.